Il nostro caro amico e ciclista Paolo Alberati domenica 5 settembre ha avuto un bruttissimo incidente mentre era in sella alla sua bici.
Da http://www.aegsporting.com/, che è il sito dello studio di consulenza sportiva di Paolo, riprendiamo quanto il nostro caro amico ha scritto per raccontare quello che gli è successo e salutare i suoi amici.
Sabato scorso 18 settembre, mentre noi della Gagliarda ci recavamo in gran numero a Cortona per pernottare in vista del Ciclopellegrinaggio Terontola-Assisi di domenica 19 settembre, siamo passati a salutare Paolo a Castelvieto di Corciano (PG), dove abita.
A breve pubblicheremo tante belle foto e testimonianze sull'incontro con Paolo e sul Ciclopellegrinaggio.
Ecco di seguito quanto scritto da Paolo (per chi vuole leggere il post direttamente dal sito di Paolo
cliccare qui a fianco http://www.aegsporting.com/index.php?option=com_content&task=view&id=141&Itemid=63)
Grave incidente di bici a Paolo Alberati: UN RIGRAZIAMENTO PER I TANTI MESSAGGI E GESTI DI VICINANZA
Il chirurgo dott. Massimo Massarella con Paolo in sala operatoria
Ciao ragazzi questa mia per informarvi che domenica scorsa ho avuto una brutta caduta ove ho rotto omero, radio e ulna, in compagnia di 5 costole. Sono caduto (ovvio, purtroppo) dalle bici... Ero di ritorno verso la doccia dopo la gara Appennino Superbike ove ero in testa seguito dal colombiano Rojas e dal marchigiano Minnucci a breve distanza. Poi le indicazioni assenti sul percorso e quelle erronee di un addetto sul percorso ci hanno infilato in un bosco senza sbocco, almeno a me e Rojas con altri... da cui sono uscito incazz... e graffiato come da dentro una gabbia di gatti tigre dopo circa un'ora. Quindi ritrovato un asfalto utile per tornare in zona ritrovo a Fabriano, a quel punto rassegnato e sereno perché fuori dai giochi ho visto un cespuglio ancora impigliato nella bici e per toglierlo con la mano destra ho perso il controllo della bici andando a impattare contro il guard rail doppio della Statale 76. Sì lo so, caduta da scemo... di fatto il braccio destro è rimasto impigliato nel guard rail, mentre la bici ha continuato la sua corsa... e il risultato lo conoscete. Ho anche qualche bel taglio provocato dai fantastici guard rail italiani, ma almeno per quello hanno già ricucito tutto. La bici, che roccia, lei è sana e ironia della sorte è rimasta lì appoggiata al guard rail a "guardarmi" come a dirmi: che cavolo hai combinato o bischero (in Sicilia si direbbe diversamente...)! Ora sono ricoverato nell'ortopedia di Perugia dopo il trasferimento dal fantastico e umanissimo reparto di Pronto Soccorso di Fabriano, mi hanno operato pochi giorni fa e messo placche, viti e quant'altro, tutte rigorosamente in titanio (mi sono raccomandato!). Un'operazione ove ho chiesto di rimanere sveglio: vedere all'opera ortopedici dello sport con gli attributi come i doc. PANTI (padre e figlio insieme in sala, giovanissimi) e il mitico doc. MASSIMO MASSARELLA (nella foto con me): un'esperienza che NON dovevo né potevo perdere. E' bagaglio culturale di sport, la certezza di consigliare in futuro, se necessario, ai miei atleti chi scegliere come equipe. In assoluto una sicurezza. Sembra assurdo dirlo, ma questa e' stata una delle esperienze più significative della mia vita sportiva. E poi d'ora in poi la "solita" e lunga riabilitazione, al momento non quantificabile.
Il chirurgo dott. Massimo Massarella con Paolo in sala operatoria
Ciao ragazzi questa mia per informarvi che domenica scorsa ho avuto una brutta caduta ove ho rotto omero, radio e ulna, in compagnia di 5 costole. Sono caduto (ovvio, purtroppo) dalle bici... Ero di ritorno verso la doccia dopo la gara Appennino Superbike ove ero in testa seguito dal colombiano Rojas e dal marchigiano Minnucci a breve distanza. Poi le indicazioni assenti sul percorso e quelle erronee di un addetto sul percorso ci hanno infilato in un bosco senza sbocco, almeno a me e Rojas con altri... da cui sono uscito incazz... e graffiato come da dentro una gabbia di gatti tigre dopo circa un'ora. Quindi ritrovato un asfalto utile per tornare in zona ritrovo a Fabriano, a quel punto rassegnato e sereno perché fuori dai giochi ho visto un cespuglio ancora impigliato nella bici e per toglierlo con la mano destra ho perso il controllo della bici andando a impattare contro il guard rail doppio della Statale 76. Sì lo so, caduta da scemo... di fatto il braccio destro è rimasto impigliato nel guard rail, mentre la bici ha continuato la sua corsa... e il risultato lo conoscete. Ho anche qualche bel taglio provocato dai fantastici guard rail italiani, ma almeno per quello hanno già ricucito tutto. La bici, che roccia, lei è sana e ironia della sorte è rimasta lì appoggiata al guard rail a "guardarmi" come a dirmi: che cavolo hai combinato o bischero (in Sicilia si direbbe diversamente...)! Ora sono ricoverato nell'ortopedia di Perugia dopo il trasferimento dal fantastico e umanissimo reparto di Pronto Soccorso di Fabriano, mi hanno operato pochi giorni fa e messo placche, viti e quant'altro, tutte rigorosamente in titanio (mi sono raccomandato!). Un'operazione ove ho chiesto di rimanere sveglio: vedere all'opera ortopedici dello sport con gli attributi come i doc. PANTI (padre e figlio insieme in sala, giovanissimi) e il mitico doc. MASSIMO MASSARELLA (nella foto con me): un'esperienza che NON dovevo né potevo perdere. E' bagaglio culturale di sport, la certezza di consigliare in futuro, se necessario, ai miei atleti chi scegliere come equipe. In assoluto una sicurezza. Sembra assurdo dirlo, ma questa e' stata una delle esperienze più significative della mia vita sportiva. E poi d'ora in poi la "solita" e lunga riabilitazione, al momento non quantificabile.
Ora son qui che scrivo (a fatica, non sono mancino e ho un po'...di dolorini) e penso a un po' di tutto, alla Vita che ancora una volta mi ha regalato una sfida, la sfiga, i tanti buoni propositi e sacrifici fatti non proprio conretizzati, sogni e progetti non realizzati, tutto qui ora dentro di me... Ma soprattutto accompagnato dai tantissimi messaggini e mail di incoraggiamento ricevuti desidero ringraziare pubblicamente tutti quanti e grazie al nostro sito posso farlo con minor fatica visto che con un solo messaggio posso raggiungere davvero TUTTI i miei amici e appassionati di bici come me. Ringrazio ovvamente anche l'equipe medica che mi haa operato. Un abbraccio a tutti, anche se non troppo potente ma solo perché ora non riesco a stringere troppo. Paolo Alberati