Ciao Presidente, eccomi ad un anno di distanza di nuovo nei panni di giornalista, il mio è un racconto di quello che abbiamo vissuto insieme domenica scorsa, se ho scritto qualcosa di politicamente scorretto taglialo come meglio credi, tanto le emozioni non saranno mai tagliate! FORZA GAGLIARDA!
Domenica 6 febbraio 2011 è una data che rimarrà impressa a lungo nella memoria degli appassionati di Gagliarda. Infatti, con la Gagliarda “A” under 12 di calcio a 5 (anni 1999 e 2000), dovevamo affrontare i nostri rivali del San Giuseppe in uno scontro che avrebbe decretato i campioni d’inverno del campionato. Le due squadre arrivavano al big-match a punteggio pieno ed appaiate in vetta alla classifica, quindi c’erano tutte le premesse per assistere ad una gran bella gara. Domenica mattina ricevevo la telefonata del mio co-allenatore (e cognato) Fabio che aveva tra le mani il giornalino della parrocchia di San Giuseppe sul quale si invitavano i lettori ad andare a sostenere la squadra nella difficile partita contro la Gagliarda. Noi purtroppo, a causa del virus influenzale che sta girando in questo periodo, su un totale di dieci giocatori ne avevamo quattro fuori: praticamente c’era bisogno di un miracolo sportivo.
Appuntamento alle 15.30 in palestra, il tempo di vestirsi ed era già l’ora di scendere in campo. I nostri giocatori: Luca e Matteo Mozzoni, Armandino Dabaku, Davide Amadio, Giorgetto Giustozzi e Claudio De Angelis. Sapevo già che sarebbe stata dura a ranghi completi, quindi nell’emergenza li ho motivati chiedendo loro di usare il cuore quando non avrebbero sentito più le gambe. I ragazzi mi sono apparsi consapevoli del sacrificio che avrebbero dovuto affrontare. Prima del fischio d’inizio, schierati per il saluto al pubblico, gli altri erano numericamente il doppio di noi, sembrava la battaglia dei briganti contro le truppe austro-ungariche, tanto per rimanere in tema epico. Appena iniziata la partita è apparsa chiara la difficoltà che avremmo incontrato durante la gara, i nostri avversari erano bravi nelle marcature e nel far girare la palla e così sono passati in vantaggio (1-0). Con toni accesi ho gridato verso i miei ragazzi per cercare in loro la scossa necessaria e tentare di capovolgere il risultato e per fortuna, dopo una loro ingenuità, su punizione abbiamo pareggiato con Giorgetto (1-1). La partita era tirata, iniziavamo a macinare gioco ma, come spesso accade, segnano gli altri (2-1). Tutto da rifare, ma, sempre sfruttando una palla inattiva, è il nostro bomber Giorgetto a pareggiare ancora (2-2). Ho chiamato il time-out solo per far respirare i ragazzi, dicendo loro di continuare su quei ritmi. Siamo andati al riposo con il risultato di parità. Nella ripresa le cose si sono subito messe male per noi, prima abbiamo preso un goal su un’esitazione del nostro portiere (3-2), poi da un calcio d’angolo, in mezzo a quattro nostri giocatori, i nostri avversari sono riusciti a segnare ancora (4-2). Dagli spalti un boato incredibile testimoniava la risposta al giornalino dei nostri avversari. In questi casi subentra lo sconforto e si rischia di perdere pesantemente, ho giocato l’ ultima carta a mia disposizione ed ho chiamato di nuovo il time-out. I ragazzi erano sfiniti, allora ho detto loro che nella vita nessuno ci regala nulla, bisogna sacrificarsi per ottenere dei risultati, se quello che chiediamo è giusto ci viene dato, che dovevano aiutarsi l’uno con l’altro quando sarebbero andati in difficoltà e ho chiuso dicendo che se mi avessero ascoltato da questa partita sarebbero usciti arricchiti. Tornati di nuovo in campo, ho visto i miei ragazzi pieni di una nuova energia e poco dopo abbiamo subito accorciato le distanze con Claudio (4-3). Dopo un paio di nostre palle goal sprecate ho temuto il peggio e invece abbiamo pareggiato con Davide (4-4). La gara si è fatta palpitante con continui capovolgimenti di fronte, i ragazzi erano tutti stanchi e di conseguenza ci sono stati parecchi errori e occasioni mancate da una parte e dall’altra. Quando ormai si pensava alla lotteria dei rigori, ecco che con un gran tiro dalla distanza il nostro capitano Giorgetto ci ha portato in vantaggio (4-5). Stavolta il boato è venuto dai nostri sostenitori, ho abbracciato tutti i ragazzi e Fabio che era con me in panchina, ma la gara non era ancora finita! Gli ultimi cinque interminabili minuti ci separavano da un’incredibile vittoria. Su ogni pallone non si è tirato indietro nessuno, Armandino è stato all’altezza della situazione, Luca ha parato tutto, Matteo ha indovinato tutti gli anticipi, Davide ha rincorso chi passava dalla sua fascia, Claudio si è gettato su tutti i palloni anche quelli impossibili, Giorgetto ha continuato a correre in attacco e in difesa, così è arrivato il fischio finale che ha trasformato il sogno in realtà: abbiamo vinto, anzi i miei ragazzi hanno vinto! I miei piccoli gagliardi erano esterrefatti, avevano gli occhi di chi non crede a quello che avevano compiuto. Mi hanno trasmesso una gioia smisurata che ha riempito il mio cuore e, posso sicuramente dire lo stesso per tutti quelli che erano presenti a questa bella partita … grazie a tutti!
Gianluca Ascani