OGGI, 12 SETTEMBRE, E' TERMINATO IL NOSTRO SUPER CENTRO ESTIVO SPORTIVO!

Oggi, 12 settembre, è terminato con una bella merenda e alla presenza dei genitori dei bambini iscritti, il nostro super Centro Estivo Sportivo. 
Ben 14 settimane di attività, come base lo "Sportland" a Grottammare ma tante belle ed entusiasmanti uscite sul territorio, ben 150 bambini iscritti nell'arco dell'intera estate e tante famiglie che abbiamo conosciuto e che hanno molto apprezzato lo slancio educativo della nostra proposta estiva per i loro figli.
Di seguito pubblichiamo molto volentieri le testimonianze di Federica Olivieri, responsabile del centro, di Fabio Consorti, vice-presidente della Polisportiva Gagliarda e di Aurelia Coccia, mamma di Federica e nostra cara amica che è venuta un giorno al CES a fare una lezione di ciclismo ai nostri bambini.
Buona lettura a tutti e arrivederci col Centro Estivo Sportivo all'estate 2015!
Andrea Falcioni

FEDERICA OLIVIERI

Un'estate stravolgente! Questo è l'aggettivo giusto per esprimere ciò che è stata la mia estate quest'anno. Da tanto tempo lavoro nell’Opera Chesterton e negli ultimi anni, d’estate,  mi sono sempre divisa tra la colonia estiva a Campofilone ed il centro estivo a Monteprandone. Ma quest'anno ad aprile c'è venuta l'idea di proporre una cosa nuova, un centro estivo sportivo, con orari e modalità di svolgimento del tutto nuovi rispetto ai nostri standard. Ci siamo tirati su le maniche e ci siamo messi al lavoro: quante serate passate insieme ai miei amici della Gagliarda a pensare a questa nuova avventura! Ed ecco che il 9 giugno abbiamo dato il via al centro estivo sportivo e mi è stato chiesto di fare la responsabile! Lavorare in una nuova attività mi ha stravolto perché mi ha costretto a rinunciare a ciò che da anni facevo e che ormai sentivo mio! Ed è stato ancor più stravolgente per come poi quest'avventura si è evoluta nel corso delle settimane: centocinquanta sono state le famiglie incontrate; pomeriggi, serate intere e fine settimana passati al telefono; un via vai di amici, allenatori e volontari che ci hanno aiutato a rendere così bello il centro estivo sportivo (e per questo colgo l'occasione di ringraziare tutti coloro che in qualche modo, anche piccolo, ci hanno aiutato a portare avanti il centro estivo sportivo nel suo primo anno di vita!). Ringrazio davvero tutti, perché ben pochi del nostro popolo sono rimasti totalmente fuori da questa nuova avventura.
Il centro estivo sportivo si è svolto a Grottammare e doveva concludersi l'8 agosto, ma a grande richiesta di molte delle famiglie dei bambini che vi hanno partecipato abbiamo poi riaperto dal 18 agosto fino al 12 settembre! Oggi è il 10 settembre e ancora siamo in ballo, pronti per salutare tutti i bambini e le loro famiglie, sperando poi di rivederci durante l'anno nelle nostre attività “invernali” come il doposcuola, la società sportiva, la scuola e il sabato a San Francesco. Infatti durante questa lunga estate “gagliarda” passata insieme sono nati dei bellissimi rapporti con i bambini e le loro famiglie che vorremmo non finissero con la chiusura del centro estivo, desideriamo tantissimo non perderci di vista!
Secondo me questa nuova avventura non sarebbe mai diventata così bella, grande e fruttuosa se non fosse nata da un gruppo di amici che ha smosso mari e monti per  incontrare quanti più bambini possibili e insieme con loro camminare per un viaggio lungo 13 settimane. Un viaggio tra l'altro pieno di tante belle scoperte, sia a livello umano e sportivo! 
Salutandovi vorrei ricordare proprio la frase che abbiamo stampato sulle magliette e gli zaini dati ai bambini del centro estivo sportivo: “La vita è la più bella delle avventure, ma solo l’avventuriero lo scopre”.
A presto!

FABIO CONSORTI

Caro presidente,
eccoci qui alla fine della lunga avventura con il CES. Sai bene di cosa parlo perché abbiamo inventato questo diminutivo per poterci scrivere durante l’estate le notizie tecniche del nostro centro estivo sportivo con più velocità!
Chi poteva immaginarsi all’inizio dell’estate che il nostro CES avrebbe avuto un così grande successo? Abbiamo coinvolto circa 150 famiglie e ci è stato chiesto a gran voce di non finire l'8 di agosto e di andare avanti fino alla riapertura delle scuole, così siamo ancora a fare attività con 50 bambini fino al 12 settembre.
E' stata una fatica, come sai bene perché condivisa anche con te, quella di organizzare il lavoro delle persone che hanno lavorato al CES, le attività e tutte le questioni burocratiche, ma alla fine penso che sia stata soprattutto una grande e bella avventura!
Proprio vera la frase che abbiamo voluto stampare sulle maglie e gli zainetti dei bambini: "La vita è la più bella delle avventure ma solo l'avventuriero lo scopre"! Così nel corso delle settimane del CES anche noi ci siamo messi con attenzione ad imparare da quello che vivevamo tutti i giorni, da tutte le belle cose vissute con i bambini ed abbiamo provato a far vivere a loro una bella avventura d’insegnamento e di crescita per la loro vita.
Con i bambini e le loro famiglie sono nate delle belle amicizie e in diversi vogliono continuare questa avventura con noi attraverso le altre belle attività che portiamo avanti durante l’anno. L'incontro agli inizi di agosto con don Alessio Albertini a conclusione della prima fase del CES è stato sicuramente il miglior modo per spiegare ai genitori perché facciamo sport con la Polisportiva Gagliarda e  cosa cerchiamo di insegnare ai loro figli: Don Alessio ha spiegato che l'educazione, il formare degli uomini, è la cosa più importante che mai dobbiamo trascurare.
Nella seconda parte del CES, iniziata il 18 agosto, abbiamo volutamente coinvolto tanti amici che hanno lavorato nei centri estivi e le colonie della nostra opera, raccogliendo frutti preziosi da questa “insolita” collaborazione: ognuno di loro infatti ha portato qualcosa dalla loro esperienza al nostro CES, come per esempio le tate di Barbalbero che hanno cominciato un nuovo e bellissimo laboratorio con i bambini più piccoli che sono stati entusiasti della grande novità!. Quanto è bello riscoprire queste amicizie che ci confermano un'appartenenza ad una amicizia più grande di noi ma che ha bisogno di tutti noi.
Sono sicuro che l’esperienza vissuta col CES quest’estate ci farà ricominciare carichi il nuovo anno sportivo alle porte.
Ci sentiamo presto!

AURELIA COCCIA

La mattina di una bella giornata di sole vede un manipolo di piccoli gagliardi insieme riuniti. Al seguito di premurosi vigilanti si dirigono verso la pista ciclistica, un impianto sportivo all’avanguardia che si snoda nei pressi del litorale cittadino e a ridosso del fiume Tesino. Li insegue un festoso chiacchierio mentre in fila si tengono per mano.
Come in ogni attività che li mette in gioco essi sono attenti, felici e un poco impauriti. Al di là della lezione di ciclismo che li aspetta, vi è soprattutto il desiderio di andare in bici.
Il posto è curato, l’erba appena tagliata fa da sfondo ad un percorso lineare aperto tutti i giorni. Questo, in particolare, è un giorno fortunoso, circola l’allegria e ogni cosa attorno splende di luce, d’aria d’amore. I bambini, infervorati dalla voglia di pedalare, si scoprono professionisti nel preparare le biciclette, prima ancora di sapere cosa fare.
Una volta pronti, li coglie il gusto di gareggiare insieme; vengono su una non meglio definita linea di partenza e…via! Sgambettano sui pedali come grilli, incuranti di se stessi, dei compagni, di una qualsiasi traiettoria da seguire e rispettare.
Sono mossi da una miscela potente, dolce: la libertà, quell’antica dea rincorsa ogni volta che la realtà rende schiavi.
Cattiveria o bontà quale essa sia, coinvolge il quotidiano la cui giungla spazia su tutti, bambini compresi.
Essi, differentemente agli adulti, stringono tra le mani il manubrio della fiducia, nel cuore hanno il coraggio da leoni, corrono a perdifiato sulle traballanti biciclette che, non essendo per tutti sufficienti, via via si alternano rispettivamente tra loro.
La gioia di arrivare al traguardo supera ogni fatica e sono pronti a ripartire per un altro giro.
Alla fine, sull’erba sdraiati, sono felici, stanchi ed assetati.
Spegnere la loro sete è stato difficile; premi non hanno avuto, tuttavia, partecipando alla competizione hanno elargito intorno un bene profondo: il dono di se.
Nel mentre la vita correva ma in quel luogo, di scatto, si ferma attonita.
Lei consumata dal tempo, dalle tante necessità, dai tanti dolori, si fece piccola coi piccoli a ricordare chi fosse e chi era.
Quella bella vita, a volte sconosciuta e confusa, tra i bambini festanti si risvegliò. Prese il volo, si librò nell’aria cinguettando come un fringuello. Cantò, cantò quasi a squarciagola, il suo inno di gloria. Nulla aveva un senso, ma un senso c’era: il dolce risveglio di tante piccole vite incentivate a rincorrere un sogno, quel classico eppure strano sogno che per materializzarsi non riposa mai.
Piccoli amici miei! Ieri io sono stata “arbitro” delle mie gare, sconfitte e vittorie mi hanno allevato, oggi sono qui perché a voi lascio il testimone.
Ciao a tutti! Buona fortuna!
Chissà mai un giorno ci rivedremo!