Domenica 26 giugno 2016 si è svolto presso Casa San
Francesco di Paola, a Grottammare, l'11° Gagliarda's Day, giornata della Festa al beato Pier
Giorgio Frassati dedicato allo sport e alla nostra Polisportiva Gagliarda: di
seguito pubblichiamo le belle testimonianze dei nostri
"gagliardi" Mario e Giulia e i graditissimi saluti dei nostri amici
Nando Sanvito (giornalista sportivo delle reti televisive Mediaset) e Paolo
Alberati (ex ciclista professionista, consulente sportivo e giornalista).
Buona lettura e sempre Forza Gagliarda!!
Lo scorso 26 giugno si è tenuto l’XI Gagliarda’s Day,
serata della Festa al beato Pier Giorgio Frassati dedicata alla nostra
Polisportiva Gagliarda. Sono molto contento di festeggiare la nostra società
sportiva perché ai bambini, ai ragazzi, ai giovani e ai propri allenatori in
questi anni ha fatto e sta facendo vivere lo sport in maniera sana e
divertente; a giugno è bello incontrarci per ricordare gli eventi sportivi
dell’anno appena trascorso e per riflettere su temi morali che, come nello sport,
servono anche nella vita quotidiana.
Il Gagliarda’s Day 2016 si è aperto alle 19.00 col solito spazio
dedicato a Gino Bartali, campione di ciclismo ma soprattutto campione di
umanità perché nel periodo della seconda guerra mondiale ha percorso decine di
volte in bicicletta la strada tra Firenze ed Assisi per portare nascosti nella
canna della sua bicicletta documenti falsificati per salvare centinaia di ebrei
e dissidenti politici. Ogni anno il nostro amico Ivo Faltoni, meccanico di
Bartali, organizza a settembre il ciclopellegrinaggio Terontola-Assisi per
ricordare appunto Gino che aveva un cuore grande oltre che forte. Per parlare
di Gino al Gagliarda’s Day sono intervenuti alcuni nostri tesserati: i
fratelli-gemelli Matteo e Luca Mozzoni, i più giovani partecipanti al
ciclopellegrinaggio dello scorso anno che hanno portato con sé a pedalare anche
il loro nonno Mario, una persona grintosa e simpatica come “Ginettaccio”. Poi è
intervenuto Gianluca Ascani, alla sua prima esperienza alla Terontola-Assisi,
che ha invitato tutti a partecipare il prossimo anno. Antonio Tommasi ha
raccontato di come è stata positiva la sua esperienza nel guidare il
furgone-ammiraglia per aiutare gli amici che pedalavano. Per ultimo Cristiano
Caggiano ci ha svelato una “chicca” che a me ha sorpreso positivamente: per
l’esame orale alla sua maturità ha preparato una tesina su Gino Bartali!
Insomma, tutto molto bello e coinvolgente.
Dopo la cena è intervenuto Armando De Vincentiis, delegato
provinciale del CONI.
De Vincentiis ci ha raccontato che, dopo un’infanzia
vissuta in diversi collegi del territorio di Ascoli Piceno, ha avuto la
possibilità di conoscere alcuni maestri di sport che lo hanno aiutato a
crescere non solo sportivamente, ma soprattutto umanamente. Nella sua vita è
stato importante l’incontro col prof. Carlo Vittori che era anche l’allenatore
di Pietro Mennea. De Vincentiis è stato un lanciatore del disco e ha detenuto
diverse volte il titolo italiano, oltre ad aver partecipato con la nazionale
italiana di atletica alle Olimpiadi del 1972 e del 1976. Si appassionò a questo
sport non solo perché era dotato, ma anche perché gli piaceva la statua del
discobolo di Mirone. Dopo l’esperienza di atleta De Vincentiis ha allenato
varie generazioni di discoboli ottenendo dai suoi allievi sempre ottimi
risultati.
Per De Vincentiis il buon maestro attraverso gli
allenamenti sa trarre le risorse positive dall’atleta rispettando le sue
caratteristiche, aiutandolo a superare i suoi limiti per raggiungere i massimi
risultati possibili, senza cadere nella tentazione di farsi aiutare da fattori
esterni, come per esempio le sostanze dopanti che non solo sono nocive alla
salute, ma fanno perdere credibilità agli atleti e ai buoni principi dello
sport. Il vero sportivo è quello che raggiunge i risultati con allenamenti e
sacrifici, per superare i propri limiti.
L’incontro con Armando De Vincentiis, che ringraziamo per
il suo intervento, aiuterà sicuramente tutti noi della Gagliarda a vivere lo
sport ancora con più passione ed entusiasmo di prima e a trasmettere ai nostri
giovani atleti delle varie discipline sportive quell’amore allo sport che serve
per migliorarsi come persone e per superare i propri limiti raggiungendo buoni
risultati in maniera lecita e corretta.
Mario Vagnoni
L’incontro con Armando De Vincentiis al Gagliarda’s Day è
stato per me una spinta a fare di più in tutta la mia vita. Mi ha molto colpito
la frase con cui ha dato inizio all’incontro “Anche ciò che appare un limite
può diventare un’opportunità di crescita”; i limiti devono essere come una
molla per fare di più. Non essendo molto bravo a scuola, De Vincentiis dopo
aver vissuto un'adolescenza difficile decise di fare il concorso per entrare
nella Scuola dello Sport e, con molta fatica, è stato capace di coltivare il
suo talento particolare per il lancio col disco nel migliore dei modi.
La vita non gli ha risparmiato nulla ma ha sempre avuto la tenacia di
saper affrontare tutte le situazioni che ha avuto davanti a sé. Per
riuscire ad arrivare alle Olimpiadi si è perfino allenato da solo, riuscendo a
superare il suo record personale nel lancio del disco. Questo episodio, a mio giudizio,
simboleggia l'obbedienza e la fiducia a una persona che ha ritenuto più
autorevole di lui e con una grande esperienza, ovvero il prof. Vittori,
allenatore di Pietro Mennea.
Ringrazio il Sig. De Vincentiis per la sua testimonianza,
ho avuto ancora una volta la conferma che per raggiungere i nostri obbiettivi
bisogna fare fatica, altrimenti non li sentiremo mai nostri perché mai vissuti
completamente.
Giulia Sermarini
Ciao amici della Gagliarda! Il
vostro Andrea mi ha regalato la maglia della festa con scritto 100% Gagliarda.
Per essere 100% gagliardi bisogna usare il cuore al 100%, questa è la sfida di
ciascuno di noi e anche lo sport insegna questo!
Perciò vi auguro di mettere in gioco il vostro cuore al
100% sempre e di essere perciò felici. Avete anche uno splendido esempio che è
quello di Pier Giorgio Frassati.
Ciao e buona festa!
Nando Sanvito
Cari amici gagliardi un abbraccio a tutti, vi sono vicino! Questa vostra nuova festa per il beato Pier Giorgio Frassati mi fa sentire dalla vostra parte, dalla parte che era anche quella di Gino Bartali; come tutti sappiamo, come spesso abbiamo condiviso, uno sportivo a tutto tondo con la Fede al primo posto. Lui esprimeva la sua vicinanza alla Fede e la sua appartenenza al plotone di Cristo con lo sport, che era la sua dote principale, quella per la quale lui si sentiva portato e guidato a rendere il massimo. La parabola dei talenti la conosciamo bene! Il suo talento era quello di vincere in bicicletta e con questo suo compito divino ha portato alla salvezza la vita di molti cittadini ebrei e rifugiati politici in un’epoca in cui pensarla diversamente non era concesso dal regime. Quindi, anche nel ricordo di Gino, della sua forza morale, della sua capacità atletica e di quello che lui ogni giorno metteva a disposizione della Gloria maggiore, quella del Padre Eterno, vi saluto, vi abbraccio e vi faccio gli auguri per la vostra festa!
Ciao da Paolo!
Paolo Alberati