Erano un gruppo di ragazzi che giocavano per strada,
poi il padre salesiano Lorenzo Massa li ospitò all’oratorio di Sant’Antonio.
Ecco la storia della squadra tifata da Jorge Begoglio.
Erano un gruppo di ragazzi che giocavano per strada,
poi il padre salesiano Lorenzo Massa li ospitò all’oratorio di Sant’Antonio.
Ecco la storia della squadra tifata da Jorge Begoglio.
Nel Barrio de
Boedo l’Azulgrana è la tinta più famigliare che colora strade e
finestre. Buenos Aires, direzione sud. Strade dai connotati poveri, come le
origini proletarie del quartiere, che si fondono con nuovi palazzi costruiti
sul finire del secolo scorso. Strade che grondano di una passione calcistica,
qui fiorita a inizio Novecento. Una e una soltanto, come vuole l’orgoglioso
campanilismo tipico argentino, quella per il San Lorenzo de Almagro. Un club
che da circa una settimana è diventato popolare in tutto il mondo, uscendo
dalla cerchia di conoscenze degli appassionati calciofili e guadagnando spazi e
colonne su tutti i giornali: è la squadra tifata da papa Francesco. La foto
dell’allora cardinale Bergoglio con in mano il gagliardetto del club è
diventata ormai un emblema, così come la foto della sua tessera da socio della
squadra.
PADRE LORENZO MASSA. È proprio il
legame tra il nuovo Santo Padre e gli Azulgrana che ci offre lo
spunto per parlare della storia singolare di questo club. Era il 24 maggio 2011
quando padre Bergoglio celebrava una messa al Nuevo Gasómetro, casa del
club, per ricordare un sacerdote cui è dedicata una cappella all’interno dello
stadio: padre Lorenzo Massa, prete salesiano con origini anche lui piemontesi
che operava a inizio Novecento nella capitale argentina, tra il quartiere
Almagro e il quartiere Boedo. Qui era nato da qualche tempo un gruppo di
appassionati giocatori di calcio: si ritrovavano tra calle México e Treinta y
Tres, giocavano per strada, sfidavano le rappresentative degli altri rioni. A
guidarli erano Federico Monti e Antonio Scaramusso. La loro fama gli aveva
conferito un nuovo nome, da loro pienamente accettato: Los Forzos de
Almagro.
NASCONO LOS CUERVOS. Ma la città
si stava evolvendo, cresceva, si sviluppava anche nella sua frenesia e nei suoi
ritmi, e il traffico costringeva quel gruppo di ragazzi a fare sacrifici pur di
correre dietro ad un pallone. Un giorno un tram per poco non investì un
calciatore: se ne accorse padre Lorenzo, il cui impegno sociale si spingeva per
allontanare i poveri dalla strada. Così fece una proposta alla squadra. Vi
ospito nel cortile dell’oratorio sant’Antonio, qui dietro. In cambio però voi
venite a Messa tutte le domeniche. Loro accettarono e così nacque il club, 1
aprile 1908. Per i rivali divennero Los Cuervos, i corvi, neri come il
vestito del prete. Non se ne curarono, anzi al momento di scegliere il nome per
la squadra si avanzò l’idea di ribattezzarsi “San Lorenzo” proprio per fare un
omaggio a padre Massa. Lui rifiutò, salvo poi accettarlo in onore del santo
omonimo e della battaglia di San Lorenzo, combattuta quasi un secolo prima e
cruciale per l’indipendenza dell’Argentina dalla Spagna. La specificazione “de
Almagro” venne aggiunta subito dopo: da lì venivano gran parte dei giocatori.
L’ULTIMO SUCCESSO NEL 2007. La storia
del club si è evoluta da quella riunione del 1908: sei anni dopo gli Azulgrana
salirono in Primera division, si fecero bruciare 5-1 all’esordio dalla Platense
e dovettero aspettare quasi due mesi prima di vedere una vittoria. Ma il meglio
sarebbe arrivato di lì a poco: prima l’inaugurazione dello stadio,
il Viejo Gasometro, poi la vittoria dello scudetto nel ’23. Il primo di
13: ricca si è fatta la bacheca del club in questo secolo abbondante di storia,
vittorie che hanno portato il San Lorenzo tra le sei grandi del pallone
argentino, nell’Olimpo del calcio sudamericano con pure due titoli
continentali. Da qui sono passati tanti campioni poi diventati: ci si ricorda
di Chilavert, il portiere goleador, di Cordoba e Montero, di Lavezzi e di
Placente, di Abreu e Coloccini, degli “italiani” Gonzalo Rodriguez e Alejandro
“el Papu” Gomez. L’ultima volta che han vinto ilClausura era il 2007,
appena prima del centenario. Da allora più niente: quest’anno sono partiti
zoppicanti, inseguendo a grande distanza il Lanús primo in classifica. Però
domenica hanno vinto con il Colon, a Santa Fé: sul petto l’effigie di un tifoso
speciale, Papa Francesco.