E' stata una settimana intensa, ma ne è veramente valsa la pena di affrontarla!! Stiamo parlando dei giorni dal 22 al 28 agosto, quelli della trentunesima edizione del Meeting per l'Amicizia fra i Popoli che si è svolta a Rimini, presso la nuova fiera.
La nostra Gagliarda, come tutti ormai sanno, quest'anno è stata molto impegnata all'interno del padiglione "Il gioco del lotto - sport village" dedicato allo sport (vedi post del 20/07/10 "Estate GAGLIARDA!!").
Di seguito pubblico molto volentieri, insieme a qualche bella foto (per ingrandire le foto cliccarci sopra), le testimonianze di alcuni dei nostri "gagliardi" che sono stati impegnati nelle spiegazioni giornaliere della nostra bellissima ed apprezzatissima mostra "Un diavolo di campione, un angelo di uomo. L'avventura umana di Gino Bartali" e nella 5° edizione del torneo di calcio a 5 "Gagliarda's Meeting" (il torneo, per la cronaca, è stato vinto dai ragazzi della Magna Rucla Ferrara, squadra del nostro amico Andrea Bombonati detto "Bombo").
Buona lettura a tutti e sempre FORZA GAGLIARDA!!
Andrea Falcioni
Caro presidente,
ti racconto volentieri come ho vissuto i giorni trascorsi al Meeting di Rimini e quello che ho visto. Come sai, portare la mostra di Gino Bartali a Rimini e' stato un sogno che si è realizzato ed insieme abbiamo vissuto intensamente i preparativi organizzando il tutto nei minimi dettagli.
Vedere tutto pronto con la bella struttura che reggeva la mostra e' stato emozionante e questa emozione l'ho potuta condividere con i nostri amici che con me erano a Rimini a sudare per preparare tutto. In particolare è stato molto bello convivere nei giorni “riminesi” insieme a Raffaele: con lui nei giorni precedenti il Meeting, durante la vacanza in montagna, avevo ripassato la vita di Bartali ed insieme abbiamo passato diversi giorni al Meeting spiegando la mostra e, nei momenti liberi, visitando le altre mostre presenti.
Durante la prima giornata del Meeting, la domenica, la nostra mostra è stata poco visitata (forse perché era il primo giorno) ma nei giorni successivi ci sono stati gruppi di persone che sono venuti ad ascoltare le visite guidate. Ancora più bello e' stato incontrare tante persone lungo i padiglioni della fiera e sentirsi dire che sarebbero venute a sentire la mostra perché chi c’era stato aveva riferito loro che era molto bella. In effetti di persone ne sono venute tante, e molte di queste ci hanno ringraziato per aver fatto conoscere la vita di questo grande campione che era prima di tutto un grande uomo.
E’ stato molto partecipato e commovente l'incontro con Andrea, il figlio di Gino, e con Paolo Alberati.
Dalla spiegazione della mostra non potevamo tener fuori la nostra esperienza e la nostra amicizia che ci spingeva a stare lì a testimoniare un incontro con un uomo vivo che aveva un fisico di ferro: per questo spiegavamo a tutti anche come è nata la Gagliarda e le altre realtà dell’Opera Chesterton (come ci piace chiamarle). Ripeterlo agli altri mi aiuta ogni volta a riscoprire la bellezza della nostra amicizia che alcune volte diventa scontata, per questo l'esperienza del Meeting spero mi aiuti a non smettere di meravigliarmi davanti a tutto e soprattutto davanti ai bambini che tornerò ad allenare tra qualche giorno.
Francesco Fabio Consorti
Quest’anno al Meeting di Rimini la nostra Associazione Sportiva Gagliarda Sambenedettese ha presentato nel padiglione dello sport la propria mostra “Un diavolo di campione, un angelo di uomo – l’avvebtura umana di Gino bartali” dedicata al grande ciclista Gino Bartali.
Al Meeting ogni anno ci sono tante mostre, incontri a tema, stand di tante associazioni come quella dei Tipi Loschi del beato Piergiorgio Frassati, stand espositivi di beni e servizi vari ed infine incontri, conferenze e testimonianze tenuti da personalità cattoliche e personalità di primo piano della politica e della cultura.
La fiera di Rimini nei giorni del Meeting è un flusso costante di gente che arriva e parte, la stragrande maggioranza è gente comune che ha soltanto voglia di vedere una bella mostra o sentire una bella conferenza per avere l’ennesima conferma che la vita è una cosa bella.
Tante persone si sono avvicinate alla nostra mostra e tutti quelli che hanno presentato e raccontato la vita di Gino l’hanno fatto col cuore, spesso quasi con foga agonistica come se si trattasse di una gara sportiva. Tanti, tantissimi conoscevano il Gino campione e la sua carriera ed i mitici duelli con Coppi, molti sapevano che era stato un fervido cristiano ma in pochi sapevano delle sue opere di bene e del suo impegno per aiutare i più bisognosi, come la storia dei documenti falsi trasportati di nascosto nella canna della bici per aiutare gli ebrei durante l’ultima guerra mondiale.
La vita di Bartali, attraverso la nostra mostra, è stata una bella storia che i visitatori del Meeting si sono sentiti raccontare e noi forse inconsapevolmente abbiamo impacchettato per loro questo bel regalo: fra il pubblico che si è fermato a leggere la mostra ho visto parecchi sacerdoti e diversi frati, forse i lettori più attenti.
Qualcuno si avvicinava attratto dalle fotografie o dalle biciclette messe in mostra sulla struttura, si fermava un attimo affascinato dal grande campione sportivo e in un silenzio ecclesiastico osservava il tutto, mentre attorno a loro il chiasso dei ragazzini che giocavano nel padiglione dello sport faceva da cornice. Io ed i miei amici ci avvicinavamo ed iniziavamo a spiegare la mostra e la vita di quel grande uomo che è stato Gino Bartali. Noi della Gagliarda ci abbiamo messo una passione quasi agonistica, come se mentre raccontavamo la vita di Bartali e le sue vittorie stessimo partecipando a quelle gare di oltre mezzo secolo fa. Il pubblico è stato sempre coinvolto dalla mostra e subito si è capito che gli ascoltatori presenti facevano il tifo per Gino. Alla fine tutti ci hanno sempre ringraziato, molti si sono emozionati, alcuni quasi si sono commossi e se ne sono andati con una bella storia nel cuore, come tre signore di Firenze alle quali io ho spiegato la mostra ed alla fine se ne sono andate contente ed orgogliose di questo loro concittadino, che conoscevano soprattutto per le imprese sportive.
Inoltre mercoledì 25 agosto, sempre al Meeting, abbiamo organizzato anche un incontro con Andrea Bartali (figlio di Gino) e Paolo Alberati (ciclista professionista e giornalista) alla quale hanno partecipato circa un centinaio di persone e tra questi il Vescovo di San Benedetto del Tronto Mons. Gestori ed Ivo Faltoni, un grande amico di Gino Bartali nonché persona che da sempre vive nel mondo del ciclismo professionistico ed organizzatore del ciclo-pellegrinaggio Terontola-Assisi, dedicato proprio a Bartali. A questo incontro erano altresì presenti i presidenti nazionali del CSI e della CDO Sport, Massimo Achini e Marco Platania, che sono rimasti contenti e colpiti dalle storie di questo grande campione d’umanità.
Diceva Bartali: “le medaglie che si conquistano in questa vita te le appendono sul petto, ma le medaglie che si conquistano facendo del bene risplenderanno per l’eternità”: ora il leggendario Gino ha conquistato dei nuovi tifosi ed il Meeting 2010 di Rimini è stata una sua nuova vittoria, probabilmente una vittoria diversa da quelle riportate dai quotidiani e giornali sportivi, la vittoria di un angelo di uomo, che idealmente con uno scatto secco su una salita immaginaria ha staccato il diavolo di campione.
Il pubblico del Meeting l’ha intuito, ha tifato ed ha idealmente applaudito.
Vai Bartali che sei solo!!
Francesco Russi
Ciao a tutti,
vorrei raccontare della mia bellissima esperienza al Meeting di Rimini.
Tutto è nato quando Andrea Falcioni, il presidente della Gagliarda, agli inizi del mese di agosto mi ha proposto di spiegare la mostra di Bartali al Meeting di Rimini di CL, una mostra spettacolare ma che non avevo mai pensato di poter spiegare in pubblico.
Io ho accettato subito la proposta di Andrea e mi sono messo a studiare la mostra ed è stato un vero spasso perché dopo due giorni che Andrea mi aveva dato il fascicolo avevo già finito di studiarla.
Insieme a Fabio Consorti ho fissato i giorni in cui avrei spiegato la mostra a Rimini e devo dire che non vedevo l’ora di far conoscere la mitica figura di Bartali alle persone.
Sinceramente, forse per la troppa emozione, devo dire che la prima volta che ho spiegato la mostra è stato un disastro, poi però le altre volte sono stato bravo e mi sono anche divertito a raccontare la vita di Bartali. Gino era un uomo che faceva tante cose che potevano e possono sembrare strane per uno sportivo, come per esempio essere un cristiano serio che andava a messa tutti i giorni, oppure salvare tantissimi ebrei durante la 2° guerra mondiale.
Mercoledì 25 agosto al Meeting si è svolto un incontro molto bello e anche commovente con il figlio Andrea Bartali e Paolo Alberati: penso che con tutte le opere di carità che ha fatto durante la sua vita Gino poteva e può anche oggi far convertire persino un ateo incallito.
Sul Bartali sportivo e sulle sue gare non c’è niente da dire, Gino è stato un vero e proprio campione.
Per me spiegare la mostra di Bartali al Meeting è stato molto bello perché ho ripercorso la vita di un grande uomo e sportivo, che era famoso eppure non si dimenticava mai di fare del bene per il prossimo.
Pier Giorgio Sermarini
Quest’anno la Gagliarda è stata presente al Meeting di Rimini non solo per il torneo di calcio a 5 che come sempre organizza, ma soprattutto per aver portato la mostra “Un diavolo di campione, un angelo di uomo. L’avventura umana di Gino Bartali” preparata l’anno scorso da alcuni componenti della nostra squadra di ciclismo.
Io non faccio parte della squadra di ciclismo ma i miei amici mi hanno chiesto un aiuto per spiegarla al Meeting e io non mi sono tirata indietro anche perché credo che Gino sia un esempio da seguire per tutti quelli che praticano o sono appassionati di sport indipendentemente da quale esso sia.
Ho conosciuto la figura di Bartali per la prima volta grazie al film RAI “Gino Bartali l’intramontabile” che descrive molto bene l’uomo vivo che è stato Gino e subito ne sono rimasta colpita: ho scoperto una cosa bella e volendo raccontarla a tutti sono voluta andare al Meeting di Rimini a spiegare la mostra su di lui.
A primo impatto di Gino mi sono rimasti impressi il suo modo di prendersi a cuore il destino di chi incontrava (per esempio posso citare i tanti chilometri che ha fatto per salvare la vita di centinaia di ebrei mettendo a frutto i talenti che il Signore aveva messo a suo servizio) e il suo continuo condividere le vittorie con la Madonna nonostante questo fosse politicamente scorretto e anche molto rischioso perché si opponeva alla mentalità del fascismo: il tutto con estrema umiltà come se non facesse nulla di straordinario, ma ricambiasse solo i doni che il Signore gli aveva donato.
A Rimini sono stata due giorni ed ho incontrato molte persone a cui ho avuto modo di raccontare di Gino e tutte, così come è successo a me, sono rimaste colpite dalle gesta umane di questo uomo oltre che da quelle di sportivo.
Gino Bartali è stato un grande campione ed è stato bello scoprire che lui stesso ammetteva che ad aiutarlo durante le sue mille battaglie in gara è sempre stata “la leggera spinta della fede” (così amava definirla lui) .
Quanti degli sportivi attualmente noti sono spinti in quello che fanno dagli stessi valori che muovevano il nostro caro Gino e riconoscono che le loro doti e le loro vittorie sono dovute ad un Altro?
Loretta Sgariglia
26 agosto, ore 9, pronti e si parte destinazione Meeting di Rimini dove quest’anno io ed i miei compagni della Gagliarda parteciperemo, insieme ad altre cinque squadre venute da diverse parti d’Italia, al torneo di calcio a 5 organizzato dalla nostra società sportiva. Dopo quasi due ore di viaggio arriviamo a Rimini, non abbiamo neanche il tempo di guardarci attorno che subito dobbiamo andarci a cambiare coi nostri borsoni negli spogliatoi. Siamo nel padiglione dello sport del Meeting di Rimini, dopo una breve presentazione delle squadre e delle regole inizia il torneo. Noi giochiamo la terza partita, qundi per ora ci tocca solo stare a guardare. Finalmente scendiamo in campo noi contro Pavia, iniziamo bene, subito due goal. Primo tempo buono concluso con alcuni gol di vantaggio, ma il secondo tempo gli avversari sono più motivati e dopo vari assalti riescono a riequilibrare la partita. Per fortuna, grazie ad un goal sul finale ci aggiudichiamo la vittoria. Siamo molto felici e ci prepariamo ad affrontare la seconda partita contro la squadra Magna Rucla Ferrara. Prima c’è la pausa per il pranzo, facciamo una passeggiata dentro la fiera, il Meeting è davvero grande e ci sono un sacco di cose belle. Dopo il pranzo veloce a base di panini ritorniamo nel padiglione dello sport. Inizia la partita contro Ferrara: questa volta è più difficile segnare e dopo pochi minuti subiamo goal, però non ci abbattiamo perché per arrivare in finale, a causa della peggior differenza reti, bisogna vincere questa partita. Nel secondo tempo, dopo svariati pali e traverse, riusciamo finalmente a segnare ma purtroppo nonostante i nostri sforzi pareggiamo la partita e non riusciamo a conquistare la finale. Ci possiamo ancora rifare con la finale per il 3° e 4° posto contro la Cometa Como. Stavolta parto dalla panchina, poi durante la partita il mister mi fa entrare. Alla fine del primo tempo siamo ancora sullo 0-0. Nel secondo tempo passiamo in vantaggio, ma poco dopo purtroppo vengo espulso per aver fermato fuori area con le mani una chiara occasione da goal avversaria e così faccio spazio a Sirio, l’altro nostro portiere. Nel giro di pochi minuti subiamo quattro goal ma non ci arrendiamo e riusciamo a rifarci sotto segnando due goal ma ormai è tardi, gli avversari segnano un’altra rete e finisce la partita. Siamo quarti ma non ci importa perché sappiamo che ci siamo impegnati molto e sappiamo che quasi certamente il prossimo anno ci rifaremo. Siamo tutti stanchi ma abbiamo ancora l'energia per visitare una bella mostra del Meeting. Prima di cena ripartiamo per tornare a casa, è stata una giornata intensa ma mi sono divertito molto e sono molto felice di questa bella esperienza che ho vissuto.
Giacomo Paolini